il Pesce Rosso

Con il nome di "pesce rosso" vengono genericamente indicate le diverse varietà di Carassius Auratus, selezionate nel corso dei secoli dall’uomo a scopo ornamentale.

Spesso è con questo tipo di pesce che ci si avvicina per la prima volta al mondo degli acquari e all’acquariofilia. Esistono varietà di Carassio selezionate per il colore (il "canarino" giallo acceso, il "sarasa" bianco e giallo, lo "shubunkin" bianco rosso e nero), altre per la forma (le varietà "velo" a pinne lunghe, gli "orifiamma" dal corpo tozzo e arrotondato, gli "oranda" privi della pinna dorsale, i "celestiali" caratterizzati da due grosse bolle alla base degli occhi e i "testa di leone" dotati di una sorta di cappello di scaglie sulla testa).

Sistemazione

è diffusa la convinzione che per tenere un pesce rosso sia sufficiente un piccolo contenitore d’acqua. è certamente vero che sono animali estremamente adattabili, sopportando tassi di inquinamento che sarebbero fatali ad altri pesci, tuttavia specie le varietà pregiate (diversissime per forma o colore dagli antenati selvatici) per crescere bene e vivere a lungo (possono tranquillamente arrivare a 20 anni!) necessitano di una vasca spaziosa, di cambi d’acqua regolari e possibilmente di un sistema di filtraggio dell’acqua. Per riempire l’acquario si può usare tranquillamente l’acqua di rubinetto da sostituire regolarmente con acqua pulita, meglio se trattata con un prodotto liquido chiamato biocondizionatore per togliere il cloro ed eventuali sostanze nocive. In occasione dei cambi periodici occorrerà fare attenzione ad immettere acqua alla stessa temperatura di quella della vasca.Sono inoltre da preferire cambi parziali, piccoli e frequenti a grosse operazioni di pulizia fatte in modo discontinuo. Il filtraggio può essere affidato a filtri rapidi ad immersione, costituiti da un motore e da una spugna che funge da materiale filtrante il cui effetto può essere potenziato dalla presenza di carbone attivo (che tiene l’acqua cristallina e riduce il cattivo odore) e di materiali che permettano l’insediamento di micro organismi in grado di rimuovere dall’acqua le sostanze inquinanti (il cosiddetto filtro biologico, costituito da spugne o dischetti di ceramica porosa). Di solito non è necessario riscaldare l’acqua, anche se può essere utile, per le varietà più delicate, garantire una temperatura minima intorno ai 21 gradi. Animali di grandi dimensioni vivono molto bene anche nel laghetto in giardino, tuttavia vi potranno trascorrere l’inverno solo quelli di varietà più rustica.

Alimentazione

Come tutti i pesci anche i Carassi sono onnivori, pur possedendo una spiccata preferenza per i cibi vegetali. Esistono in commercio prodotti specifici per i pesci rossi in scaglie o in granuli (adatti agli animali più grandi e in grado di limitare l’inquinamento dell’acqua in quanto più concentrati e quindi da somministrare in minore quantità). Questi pesci non disdegnano di assaggiare le piante eventualmente presenti in acquario, occorre perciò orientarsi verso specie a foglia spessa e resistente (Anubias sp, Microsorium) o a rapido accrescimento (Egeria densa, Vallisneria).

Salute

Per avere Carassi sani è indispensabile garantire loro corrette condizioni di vita. Le malattie più comuni sono le forme batteriche e infettive (pustole e gonfiore dell’addome) che sono cusate da un indebolimento delle difese immunitarie causato dal sovraffollamento e dall’inquinamento dell’acqua. Si possono spesso curare con appositi prodotti in gocce e soprattutto con il ripristino di misure di gestione adatte.

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l( da isoladeitesori.it )